Cosa si intende per Storia medievale?

Senza dimenticare che la periodizzazione della Storia e i confini cronologici delle quattro epoche che la compongono sono costantemente oggetto di dibattito tra gli storici, riteniamo convenzionalmente Medioevo il periodo intercorso tra la deposizione dell’ultimo imperatore d’Occidente Romolo Augustolo da parte del generale barbaro Odoacre (476) e la scoperta dell’America (1492).

Se una decisa tendenza regressiva caratterizza i primi secoli dell’epoca, il nuovo millennio segna l’avvio di una fase espansiva, perciò distinguiamo Alto Medioevo (476-1000), che si protrae dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente all’anno Mille, e Basso Medioevo (1000-1492), che si protrae dall’anno Mille all’avventura di Cristoforo Colombo nel «continente sconosciuto».

I Pipinidi ascendono al trono franco

Alla morte di Clodoveo (511) i territori franchi vengono spartiti tra i suoi quattro figli. Nel regno d’Austrasia i Pipinidi iniziano a concentrare il potere nelle proprie mani come maestri di palazzo; l'unificazione dei territori ha inizio con Pipino II di Herstal, che annette Neustrasia e Borgogna. Il figlio Carlo Martello, poi, conquista Aquitania, Turingia e Alemannia e nel 732 guida i Franchi verso la vittoria contro gli Arabi nella celebre battaglia di Poitiers in «difesa della cristianità». Con l'appoggio del papa, nel 751 il legittimo sovrano Childerico III viene deposto e Pipino viene incoronato durante una cerimonia religiosa; presto il nuovo sovrano franco si erge a difensore dei territori pontifici scontrandosi con i Longobardi, che stipulano una pace non duratura con i Franchi.

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Un nuovo sovrano franco: Carlo Magno

Il nuovo sovrano franco Carlo avvia una politica espansionistica estendendo il suo impero dal Mediterraneo al Mar del Nord. Il giorno di Natale dell'800 viene incoronato imperatore dallo stesso papa Leone III; pone la capitale del suo regno ad Aquisgrana, dove fa costruire il palazzo in cui risiederà la cancelleria imperiale. Carlo migliora l'amministrazione del suo regno, organizzandolo in contee, marche e ducati e inviando i *missi dominici* a sorvegliare i suoi funzionari. L'età carolingia vede un'importante produzione legislativa con l'emanazione di numerosi atti normativi, i «capitolari»; viene poi decretato il diritto esclusivo di conio delle monete dell'imperatore. Il sovrano si preoccupa di promuovere la cultura fondando la Scuola Palatina e incentivando la formazione degli ecclesiastici a cui affida ruoli amministrativi.

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Dall'impero romano all'impero carolingio

L'impero romano e quello carolingio differiscono oltre che geograficamente anche dal punto di vista amministrativo: rispetto alla colta burocrazia romana, quella carolingia è decisamente più rudimentale e seleziona i suoi membri tra i guerrieri analfabeti. L'impero di Carlo Magno si distingue poi per la sua connotazione propriamente cristiana, che ne legittima le campagne militari e ne permea le strutture amministrative. I rapporti istituzionali tipici dell'impero romano vengono superati dai rapporti personali che delineano l'istituto del vassallaggio: un guerriero, detto **vassallo** (o vasso) si pone sotto la protezione di un signore e gli giura fedeltà, ricevendo in cambio protezione e un feudo da coltivare.

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